Zabaldà, Barbera d'Alba, La Biòca.
Potrebbe sembrare uno di quei nomi di vini siciliani dove regnano molte affilate "z" come in "Zibibbo" o "Zagare", ma il vino in questione è del Nord Italia, piemontese per l'esattezza. A questo proposito, l'azienda La Biòca da noi interpellata, risponde cortesemente raccontando l'aneddoto che ha portato alla nascita di questo nome. Il nome"Zabaldà" i realtà deriva da un cognome: quello di un contadino locale. A proposito di questo il produttore racconta che "nel 2012 La Biòca ha acquistato un bel pezzo di vigna a Monforte d'Alba
da un certo signore che si chiama Zabaldano di cognome. In piemontese
è senza la "o" finale e si pronuncia con una "n"
nasale quasi impercettibile quindi più o meno come il nome del nostro vino". Origine del nome di sicura matrice contadina quindi, ma c'è dell'altro, riferito alla illustrazione in etichetta: "il ritratto sull'etichetta non è il Signor Zabaldano, ma gli somiglia molto. Abbiamo voluto fargli un omaggio per il buon lavoro di
mantenimento della vigna che lui ha fatto durante tutti questi anni e per ringraziarlo per l'ottima qualità dell'uva che la vigna ci dà, permettendoci così di produrre questa splendida Barbera". Un omaggio quindi a tradizione e "sapienza" contadine dei luoghi di origine del vino stesso. Un bel racconto che necessita di essere comunicato per poter essere compreso, ma in grado di connotare il prodotto e l'azienda in un ambito di genuinità e di rispetto per la saggezza popolare.