Il Nero, Tattat, Antigua Bodega Stagnari.
Si tratta di una edizione limitata (solo 3000 bottiglie) che vuole celebrare il fondatore di questa azienda, sita a Melilla in Uruguay. Sia pure per un numero così limitato di bottiglie il produttore di questo Tannat in purezza ha deciso di commissionare e realizzare un'etichetta di pregio, cioè pensata e creata con una evidente cura per i particolari e quindi con un design molto elegante e impattante. Nella scelta di utilizzare un nome in italiano si intuiscono le origini della famiglia Stagnari, e il loro cognome lo conferma. "Il Nero" quindi, parola italiana ma facilmente riconoscibile nel mercato di lingua ispanica sia pure nel mondo intero. Un nome breve, diretto, lineare, memorabile. L'unico problema è la registrazione presso gli uffici brevetti, forse il produttore in questione ha "bloccato" la denominazione solo per il sud-america, visto che di "neri" ce ne sono in giro altri, a partire dal "nostro" Nero (senza "il") dei Conti Zecca (negramaro e cabernet). A parte le questioni di brevetto, l'etichetta del Nero sudamericano è elegante, essenziale, austera ma carismatica, con un bel segno grafico al centro a simboleggiare una "N" e tre stelline d'oro a siglare le tre generazioni che si sono susseguite alla guida dell'azienda. Notabile in generale un bell'equilibrio degli elementi in etichetta e una buona selezione dei caratteri di scrittura. Il Nero, come insegna il Maestro Giorgio Armani, è il colore dell'eleganza, soprattutto quando il vestito è "tagliato bene".