Bellavista Alma e Pas Operè.
Sarà che in Italia è sempre un gran carnevale, sarà che i colori fanno comunque allegria, fatto sta che anche un grande classico del vino come Bellavista (Franciacorta) si concede al pazzo packaging sperimentando tinte forti otticamente molto aggressive. Che dire dell’arancione catarifrangente di “Alma”? E dell'azzurrino "chiamami cielo" del Pas Operè? Forse meglio soprassedere. Ma almeno di Alma, il nome della Cuvée Brut, dobbiamo dire qualcosa. L'azienda afferma che "Alma è termine “affettuoso” verso la terra che genera meraviglie." Bella l'evocazione, breve e musicale, ma si tratta di parola in disuso almeno dai tempi di Dante Alighieri, che la utilizzò poeticamente in luogo di “anima”. Per lo più si conosce l’accezione in spagnolo, sempre con il medesimo significato. In generale ci piacevano di più le etichette di prima, ma l’ultima parola ce l’ha sempre il mercato, naturalmente.