Maciete Fumé, Sauvignon, Gini.
Davvero un nome strano per questo vino di una premiata e storica casa vinicola del veronese. Si tratta di un insospettabile Sauvignon (a giudicare dal nome) se non per quell'accenno di francesismo a cui allude la seconda parte del nome: "Fumé". Partiamo dall'inizio per poi arrivare anche alla grafica in etichetta. "Maciete", dice il produttore nel sito web aziendale, "come piccola macchia (nel dialetto veronese) intesa come piccolo appezzamento di terreno. Fumé come sinonimo di Sauvignon. Una produzione limitata per veri intenditori... singolari sensazioni minerali vanno a incorniciare un quadro aromatico delicato e suadente." Ora, a chi veronese non è "Maciete" ricorda per assonanza una mannaia utilizzata nella foresta equatoriale (nel migliore dei casi). E "Fumé" forse, almeno per alcuni, è proprio il contrario di "un quadro aromatico delicato e suadente", oltre che a riportare concettualmente al salmone o in alternativa a qualche noto vino d'oltralpe (Pouilly Fumé ad esempio). Insomma una serie di "circostanze" fonetiche e semantiche che non contribuiscono a chiarire il quadro della situazione. In ultima analisi diamo un'occhiata veloce all'etichetta della quale rimane in mente pressoché nulla, tanto è eterea e poco incisiva da punto di vista del design.