Follie, Follie!
Giusto per fare un po’ di chiarezza (dal caos nasce una stella) vogliamo elencare i nomi del vitigno in questione: Trebbiano di Soave, Trebbiano di Lugana, Turbiana e anche, una volta, Trebbiano Veronese (in certi casi Verdicchio Bianco). Ora in molti lo chiamano semplicemente Lugana. Si direbbe un’ottima sintesi se presa come valida da tutti (ma regna ancora molta confusione nel denominare questo vitigno). La versione qui evidenziata è quella spumantizzata con metodo Martinotti (o Charmat) proposta dall’azienda La Rifra, con sede a San Martino della Battaglia (a sud del Lago di Garda). Il vino si chiama “Follie, Follie!”, nome particolare, che attira l’attenzione, suscita sensazioni di festa, di convivialità. Si tratta in effetti di una bollicina semplice, da aperitivo, di grande freschezza. Il design dell’etichetta rischia di appartenere a uno stile antico, un po’ francese da Belle Èpoque con caratteri di scrittura molto graziati, decorativi, arcaici, ammiccanti. Lascia comunque il segno, questo design che possiamo definire arruffato ma gentile. L’invito, evidente, a “fare follie” colpisce e piace sempre, laddove il vino, specie quello spumante, corrompe le anime e fa dimenticare traversìe e malessere.