Vivam, Barbera Frizzante,
L’attenzione per questa etichetta si rivolge in primo luogo al suo colore sfavillante (o sfarfallante che dir si voglia). Un fucsia modello evidenziatore che sullo scaffale, ma anche a tavola, produce un effetto, si potrebbe dire, abbagliante. Aggiungiamo che siccome in giro si vedono poche etichette di questo colore, la bottiglia riesce a distinguersi, almeno per questo fattore. Un’altra caratteristica da notare è il nome del vino, “Vivam”, non tanto per la traduzione dal latino, declinazione di “vivere”, quanto per il carattere di scrittura, corsivo, non immediatamente leggibile ma di buon gusto calligrafico. Quello che ci ha colpito non troppo positivamente è stato il logo e nome aziendale posizionato in alto nell’etichetta. Si tratta dell’azienda “Oro di Diamanti” situata sui colli bolognesi. La composizione del nome è dovuta al cognome della titolare, Susanna Diamanti. Un gioco di parole che nella sua formulazione lascia un po’ di perplessità ma che al tempo stesso attira l’attenzione. Graficamente il logo è risolto in modo poco efficace, cioè dispersivo, non dotato di una caratteristica importante, la sintesi. Vediamo infatti il nome in carattere graziato, alcune decorazioni molto generiche che raffigurano pàmpini, foglie e frutti della vite, e al centro un diamante. Efficienza cromatica (al contrario del colore di fondo dell’etichetta) pari a zero in quanto i toni grigio-chiari si perdono alla vista, in qualsiasi tipo elaborazione. Etichetta cromaticamente frizzante, proprio come la Barbera che rappresenta. Prosit!