Logo Mezzacorona e Franciacorta.
Ancora prima del naming e del packaging di un prodotto, viene il logo aziendale. Operazione di grande delicatezza visto che di solito un marchio è destinato a durare anni e anni (anche le etichette, che però possono prevedere delle revisioni più frequenti). Il marchio spesso è associato a un "claim", una frase che sancisce i concetti fondamentali, le intenzioni comunicative dell'azienda. Ed ecco due esempi di realtà molto note. La Cantina Mezzacorona e il Consorzio Tutela Franciacorta. Iniziamo dai nomi, non a caso abbiamo scelto questi due loghi: la semantica "percepita" di questi nomi non è perfetta. Riuscendo a dimenticare per un attimo (come è giusto fare in una analisi più dettagliata) il "vissuto" di questi due marchi, cioè la notorietà che si portano dietro, possiamo facilmente osservare che una "Francia Corta" è un luogo un po' incompiuto, insomma non è Lunga e (per di più è Francia!). E d'altro canto una Mezza Corona è smezzata, amputata, non intera, non compiuta anch'essa. E solo un esercizio "tecnico" per far capire che a volte quello che l'inconscio può percepire mantiene elementi di debolezza o incongruenza. Certo, a questo punto della loro storia questi due marchi non possono cambiare nome!
Notare a questo punto i due claim (tecnicamente detti anche pay-off): "L'eleganza dei vini trentini" (si punta molto sulla regionalità, sulla tradizione, su un "traino" di notorietà di tipo enoturistico) e "Unione di passioni" (dove in Franciacorta il territorio "è quello che è", si punta sulla passione dei produttori, cioè sulla loro imprenditorialità).