Sarà forse che gli americani hanno una considerazione del "gusto" più ampia e meno condizionata del nostro? Di gusto grafico in questa etichetta ce n'è. Sono bravi gli anglosassoni con il packaging, c'è da imparare. Equilibrio, eleganza, attenzionalità, orginalità, esecuzione ineccepibile, grazie anche alle nuove tecnologie che consentono la realizzazione di etichette su materiali e con trattamenti di grande effetto, in questo caso che agiscono creando un "effetto trasparenza" sulla bottiglia. C'è anche un aspetto concettuale ben espresso nel retro-etichetta: la tentacolare caratteristiche di questo vino che quanto "ti prende" non ti lascia più. Daccordo, ma la questione del gusto però torna a livello ancestrale, e per non andare così indietro nel tempo, diciamo che si manifesta a livello inconscio: insomma per noi Europei che non riusciamo a concepire il polpo (perché questo "ti sbatte in faccia" l'immagine dell'etichetta) se non con un vino bianco fresco, magari un "piccante" Vermentino di Gallura, ebbene, si creano strane dicotomie cerebrali. Un Sirah con il polpo? Gli americani dicono che ci sta. Almeno a livello comunicativo. Ed è probabile che se lo gustano davvero, il polpo alla catalana, con il vino rosso. With compliments!
La Tentacolar Tenzone che Attira l'Attenzione
Sarà forse che gli americani hanno una considerazione del "gusto" più ampia e meno condizionata del nostro? Di gusto grafico in questa etichetta ce n'è. Sono bravi gli anglosassoni con il packaging, c'è da imparare. Equilibrio, eleganza, attenzionalità, orginalità, esecuzione ineccepibile, grazie anche alle nuove tecnologie che consentono la realizzazione di etichette su materiali e con trattamenti di grande effetto, in questo caso che agiscono creando un "effetto trasparenza" sulla bottiglia. C'è anche un aspetto concettuale ben espresso nel retro-etichetta: la tentacolare caratteristiche di questo vino che quanto "ti prende" non ti lascia più. Daccordo, ma la questione del gusto però torna a livello ancestrale, e per non andare così indietro nel tempo, diciamo che si manifesta a livello inconscio: insomma per noi Europei che non riusciamo a concepire il polpo (perché questo "ti sbatte in faccia" l'immagine dell'etichetta) se non con un vino bianco fresco, magari un "piccante" Vermentino di Gallura, ebbene, si creano strane dicotomie cerebrali. Un Sirah con il polpo? Gli americani dicono che ci sta. Almeno a livello comunicativo. Ed è probabile che se lo gustano davvero, il polpo alla catalana, con il vino rosso. With compliments!