Barolo, Pichemej, Agricola Marrone.
Curiosa e intrigante la definizione che il produttore Gian Piero Marrone fornisce, nel proprio sito web, riguardo al Barolo "Pichemej": "Tutte le donne si assomigliano, ma non sono uguali. Anche le botti del Re dei Vini, il Barolo, si assomigliano, tuttavia alcune riescono ad evidenziarsi persino rispetto all'eccellenza delle altre. Così è per il Barolo Docg "Pichemej" cioè "più che meglio", quindi il massimo di quello che si può ottenere: magica e antica parola di nonno Pietro Marrone, per indicare la botte migliore in assoluto,
dopo averla individuata con l'olfatto e il palato". Al di là della narrazione siamo di fronte all'ennesimo nome di derivazione dialettale. Suona bene, ma viene interpretato correttamente solo dai "locals". In più quella "j" finale gli conferisce un qualcosa di straniero. Certo esprime qualità: qualcosa che è "più che meglio" è di fatto un'eccellenza. Il Barolo è già eccellenza trai vini, questo vino punta ad esserlo nella gamma proposta dal suo produttore. Abbiamo inoltre qui l'occasione di vedere la nuova e la vecchia etichetta: in alto a sinistra l'attuale, a destra quella precedente, che forse preferiamo. È classica ma più equilibrata anche nei cromatismi. Quella nuova, con quel sole arancione e la stilizzazione delle colline nella "M" del nome di famiglia, non convince fino in fondo per gusto e memorabilità. E poi: perché ripetere due volte (sopra e sotto) "Agricola Marrone"?
dopo averla individuata con l'olfatto e il palato". Al di là della narrazione siamo di fronte all'ennesimo nome di derivazione dialettale. Suona bene, ma viene interpretato correttamente solo dai "locals". In più quella "j" finale gli conferisce un qualcosa di straniero. Certo esprime qualità: qualcosa che è "più che meglio" è di fatto un'eccellenza. Il Barolo è già eccellenza trai vini, questo vino punta ad esserlo nella gamma proposta dal suo produttore. Abbiamo inoltre qui l'occasione di vedere la nuova e la vecchia etichetta: in alto a sinistra l'attuale, a destra quella precedente, che forse preferiamo. È classica ma più equilibrata anche nei cromatismi. Quella nuova, con quel sole arancione e la stilizzazione delle colline nella "M" del nome di famiglia, non convince fino in fondo per gusto e memorabilità. E poi: perché ripetere due volte (sopra e sotto) "Agricola Marrone"?