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Al centro di questa etichetta, di colori diversi per ogni elemento che compone la gamma, vediamo l’immagine di Tersicore, musa della danza e della musica che "accompagna con la sua lira ogni goccia del vino racchiuso nella bottiglia" leggiamo in rete. Tersicore è inserita in una forma a dodici punte che rappresenta il ciclo del tempo, le stagioni, i mesi, le ore, le costellazioni, i punti cardinali "poiché un buon vino è il frutto dell’attesa". Concetti e comunicazioni visive sono coordinati e ben assemblati. Qualche piccola notazione: il nome è bello, corto, originale, esprime un concetto valorizzante (se le Vigne sono Note allora una ragione ci sarà). Il suo secondo significato (note in senso di musica) genera ugualmente sensazioni positive: la musica, la danza, il suono, l’arte della composizione così come è composizione di elementi il vino. Nome bello, compiuto dal punto di vista semantico, non altrettanto da quello fonetico: la pronunciabilità incespica un po’. Passando invece a considerazioni cromatiche i colori di questa linea di etichette sono un po' pastello, come dire, forse troppo “baby”.