Dalle parole del produttore: "Il primo è il taglio bordolese classico: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot. Il nome deriva dal terreno ricco di concrezioni di carbonato di calcio che nella zona viene chiamato cacinello. Il secondo vino è ottenuto da uve Merlot e Cabernet Sauvignon e il nome deriva dalle incisioni riportate sulle anfore del I secolo a.C. rinvenute nel nostro podere. Quelle anfore venivano utilizzate per il trasporto del vino dell’Ager Palmensis." (Regione Marche, Altidona n.d.r.) E per il nome/marchio dell'azienda, le Senate, il produttore racconta: “Fino al XVII secolo, nella nostra regione era consuetudine suddividere le terre intorno ai castelli in “senaite” o “senate”, un termine di origine longobarda che definisce fasce concentriche che si irradiano dalle mura comunali usate per assegnare un valore ai terreni. Ciascuna di queste fasce si specializza dal punto di vista delle coltivazioni e per il loro valore ai fini fiscali. Nella prima senaita sono gli orti, nella seconda e terza prevalgono le vigne e gli ulivi. Il logo della nostra azienda, dove è evidenziata la seconda senaita, rappresenta l’antica consuetudine di marcare il terreno, lo stesso che oggi lavoriamo con amore e rispetto”. Etichette un po' "semplicistiche" è il nostro commento, ma le intenzioni, soprattutto a livello di naming, sono ottime. E si percepisce la passione.