Cabernet Sauvignon, Chalice Bridge.
Orginale la decisione di questo produttore australiano di incollare l'etichetta proprio alla base della bottiglia. Non se ne vedono molte, quindi guadagna in originalità e si fa notare. Esteticamente discutibile, sembra sbilanciare la bottiglia, ma l'importante, in certi casi, è "uscire dal mucchio". Il visual in etichetta ripete in sostanza il logo aziendale che con quel calice al centro ha qualcosa di monastico ma anche, in positivo, di celebrativo. Raffinato, elegante, ma ottiene solo una sufficenza. Diciamo 6+.