Un vino e un produttore che non si discutono. Uno dei pochi vanti di quell'enologia del Sud Italia che in generale non spicca il volo. Anche per via delle condizioni climatiche forse troppo assolate. Bello il nome, che riporta direttamente alle origini, Radici appunto, ricordando anche fisiologicamente da dove "nasce" il vino. Nome "profondo", forte anche nella fonetica, ma breve, memorabile. Inoltre in bella evidenza sull'etichetta. La grafica però non convice. Il logo in basso, in rosso, non "lega" con il resto. Le grandezze ottiche dei caratteri sono piuttosto disordinate. L'uso del colore oro, rosso e bianco su fondo scuro non aiuta la fluidità del design. Insomma, in grande vino in una etichetta che gli sta stretta.