.G, Glera Metodo Classico, Le Vigne di Alice.
Coraggioso il pay-off aziendale di Le Vigne di Alice che recita "Life is a bubble". Non di meno, da parte di chi lo "riceve" leggendolo, la ricerca dentro di esso di una propria personale interpretazione. Diciamo che può essere molto "ampio", come un buon film (quelli del passato) dei fratelli Cohen. Viviamo tutti dentro a una bolla, è vero (prima interpretazione), ma questo non è molto bello, siamo cioè condizionati e strumentalizzati. La vita è meglio viverla in modo effervescente (seconda interpretazione), non male, e quanto meno è aspirazionale, prospettica, vivifica. La vita è un attimo, beviamoci sopra del buon vino (terza interpretazione), attimo in senso temporale e anche orientale. Ottimo, ci piace. Ed è questa la versione ufficiale delle produttrici. Comunque sia un pay-off in inglese e spumeggiante come questo si vede raramente nell'enologia italica. Ma passiamo ad un'altra operazione coraggiosa di Le Vigne di Alice, il nome .G (punto G) per il Prosecco Superiore (in senso di glera) in versione Metodo Classico (docG, forse la G viene anche da qui). Vino prodotto da sensibilità e gusto femminili, esclusivamente con il vitigno Glera. Vino che assimila alla sensualità dello Champagne, potrebbe essere una possibile interpretazione. Coraggioso, intraprendente, sfidante. Un solo appunto... il punto. Si vede poco. Si fa leggere poco. Forse un'opzione migliore sarebbe stata quella di esplicitare il tutto scrivendo "PuntoG" per esteso.