Manifesta subito un'impronta clericale questa etichetta a croce. Ricorda qualcosa di medievale, forse anche da inquisizione. Il calice al centro della croce conferma la deriva fratesca e il mottetto iscritto alla base del logo chiude il cerchio affermando "Eruditio et Disciplina". Volendo invece sfatare le sensazioni religiose trasmesse da questo packaging, è utile aggiungere che al centro del calice vi è un sole raggiante (simbolo pagano) e che i suoi contorni definiscono, a ben guardare, il profilo di due donne. Le etichette sono minimaliste nella grafica, indubbiamente originali nella cartotecnica, come già detto, a forma di spessa croce. Insomma queste bottiglie non passano inosservate, ma una volta colpita l'attenzione portano sensazioni fin troppo misteriche (della fede). Passando ai nomi che l'azienda ha voluto attribuire alla propria gamma di vini ecco il rosato Masserei al quale si aggiunge il rosso Roccamora (altri rossi si chiamano Nerìo, Critèra, Artetica, Armentino, Diciotto...), poi abbiamo un bianco che si chiama Candòra e un passito nominato Corimei. Nel complesso come fonetica, immediatezza, memorabilità se ne salvano solo un paio.
Il Packging è un'Arte Varia
Manifesta subito un'impronta clericale questa etichetta a croce. Ricorda qualcosa di medievale, forse anche da inquisizione. Il calice al centro della croce conferma la deriva fratesca e il mottetto iscritto alla base del logo chiude il cerchio affermando "Eruditio et Disciplina". Volendo invece sfatare le sensazioni religiose trasmesse da questo packaging, è utile aggiungere che al centro del calice vi è un sole raggiante (simbolo pagano) e che i suoi contorni definiscono, a ben guardare, il profilo di due donne. Le etichette sono minimaliste nella grafica, indubbiamente originali nella cartotecnica, come già detto, a forma di spessa croce. Insomma queste bottiglie non passano inosservate, ma una volta colpita l'attenzione portano sensazioni fin troppo misteriche (della fede). Passando ai nomi che l'azienda ha voluto attribuire alla propria gamma di vini ecco il rosato Masserei al quale si aggiunge il rosso Roccamora (altri rossi si chiamano Nerìo, Critèra, Artetica, Armentino, Diciotto...), poi abbiamo un bianco che si chiama Candòra e un passito nominato Corimei. Nel complesso come fonetica, immediatezza, memorabilità se ne salvano solo un paio.