Camperchi, Merlot.
Probabilmente si tratta di una etichetta di "studio" diffusa dell'agenzia di design che ha lavorato per questo produttore toscano. Lo prendiamo anche noi come esercizio di stile. L'impaginazione è classica, elegante, equilibrata e pulita. Ma troppo affollata. Troppe parole: in modo particolare, sul fronte etichetta, risulta per ben tre volte il nome dell'azienda. Diciamo che figura una prima volta come nome del vino, più in grande, poi come nome "legale" del produttore e infine come marchio/logo aziendale, alla base. Anche in una logica che predilige una costitutiva o rafforzativa "spinta" della conoscenza del marchio, sembra davvero una esagerazione. Infine, originale ma criticabile, dal punto di vista della leggibilità, il millesimo in alto, posto su due righe.