Nelle intenzioni dell'azienda produttrice, quel bollo rosso al centro dell'etichetta è un "acino che vola". Si potrebbe filosofeggiare su questo (e di fatto nel sito del produttore ci sono prose meditabonde), parlando di un frutto miracolato o di ambizioni più vaste dell'orizzonte ottico. La nostra attenzione è stata attirata, oltre che dalla particolare ed "estrema" grafica dell'etichetta, dal nome del vino: Toccomagliocco. Dove magliocco è il vitigno che compone al 100% questo vino calabrese. Vitigno autoctono vero. Da qui a decidere di nominare questo vino rosso "Toccomagliocco", tutto attaccato, ci passa un attimo di lucida follia. Il risultato è originale, memorabile nonostante le 14 lettere. Sarà la rima o la fonetica un po' da formula magica, che il vino prende "forma" e si distingue.