Una società californiana che commercializza vini italiani con proprie etichette. E rivolgendosi al mercato americano sfrutta ruffianamente ma opportunamente un "modo di dire" facilmente comprensibile anche al pubblico anglofono: Bella Sera. In realtà in Italia si dice "Buona Sera" per salutare e "Bella Serata" per accennare a una piacevole cena conviviale o ad un evento particolare. Probabilmente "serata" non è nelle corde semantiche degli americani e quindi il nome è diventato Bella Sera. Ci può stare a quelle longitudini. Criticabile invece il fatto che le etichette hanno tutte quel tono "carta da zucchero", sia per i bianchi (meno male, non è un azzurro intenso) che per i rossi. Per il resto le etichette sono ben studiate: equilibrate nell'impaginazione, eleganti, leggibili.