Sarà un'acqua di colonia? Oppure una bizzarra e preziosa (non c'è che dire) confezione di succo d'ananas? Avvicinandoci alla categoria di prodotto alla quale di fatto appartiene, questa potrebbe essere la bottiglia di un liquore alla frutta o forse di una grappa speciale. Insomma la confezione sorprende. Perché si tratta di fatto di uno spumante italiano. I francesi saranno sfarzosi con alcune proposte di Champagne, ma qui probabilmente si è esagerato sconfinando del kitsch (o nel kirsch). Passiamo al nome dell'azienda: Bepin de Eto, contrazione dialettale di Giuseppe del Nicoletto, l'avo fondatore. Loghizzato in modo "moderno" ma non leggibile, soprattutto all'estero. Sono scelte. Certo sulla "memoria storica" non si discute. Ma la comunicazione segue canali che dovrebbero unire razionalità e logica alla praticità. I nomi dei vini, infine, della gamma spumanti di questa azienda veneta: oltre al qui rappresentato "Vaiss" (forse "bianco" in idioma tedesco), spiccano "Josà" (non pervenuto) e "Flavè Rosato" (che ricorda la flavescenza, una malattia della vite!)