Questa etichetta racconta una storia: antica, fondata su fatti reali, intrigante, coinvolgente e soprattutto coerente con le caratteristiche del prodotto. Si tratta di una grande operazione di marketing che coinvolge guide, esperti, enologi, comunicatori. L'obiettivo sono le quote di mercato, è chiaro. Ma il lavoro è svolto così bene che si potrebbe anche perdonare il commercialismo sfrenato che sta dietro a questi sforzi (e investimenti). Il nome del vino è Cryptic, la storia, narrata sul sito dell'azienda, visibile qui, racconta di un codice di scrittura per comunicazioni segrete, creato da Re Enrico II di Francia (che tra le altre imprese "strappò" il Piemonte e la Savoia agli spagnoli). La crittologia quindi alla base di questa "misteriosa" etichetta. Le tre "C" raffigurate nel simbolo rappresentano i tre vitigni "segreti", con i quali è composto il vino. L'etichetta in generale ha uno stile grafico prezioso ma anche nitido e diretto. Probabilmente il vino non è tra i migliori della terra, ma tutto quello che ci sta attorno, sì.