Qualcuno ha progettato e stampato queste etichette (prodotti venduti da Tesco). D'accordo, è per il mercato inglese. Sono state commissionate da Jamie, un tale gourmet girovagante che afferma la propria competenza in fatto di cibo e vino italiano. E va bene che gli inglesi bevono di tutto ma qui abbiamo veramente toccato i confini estremi del design. Anche volendo interpretarle con una visione kitsch, non se ne esce. Non sono valorizzanti. Dequalificano il prodotto o come minimo lo collocano in altre "aree percezionali". Andrebbero forse bene per una linea di shampoo, di quelli con un profumo fastidioso. E il produttore? Settesoli, grande cantina siciliana (certamente in senso di produzione, 22 milioni di bottiglie), di Menfi, che ha approvato il progetto, altrimenti l'etichetta non sarebbe stata realizzata. Con buona pace per l'immagine e per i suoi detrattori. P.S.: questi vini vengono venduti, tra l'altro, a caro prezzo, 18 Euro a bottiglia per il rosso, ad esempio. Ma su questo, niente da dire. Complimenti a chi lo vende e salute a chi lo compra!